620 milioni. A tanto ammontano le risorse finanziarie che il Governo ha deciso di destinare al Servizio Civile Universale fino al 2027. La notizia, arrivata al termine del Consiglio dei Ministri di martedì 15 ottobre, evidenzia l’impegno dell’esecutivo ad investire nelle politiche giovanili e a valorizzare quelle iniziative e quei progetti a carattere sociale che hanno un’enorme valenza educativa e formativa per i giovani tra i 18 e 28 anni.
Lo stanziamento permetterà a sempre più giovani di cogliere un’occasione unica per crescere personalmente e professionalmente, mettendosi al servizio della collettività, prendendo coscienza delle proprie potenzialità, acquisendo nuove competenze e compiendo un passo determinante per avvicinarsi al mondo del lavoro. Dei 620 milioni allocati a bilancio, 220 (il 35% del totale) saranno messi a disposizione per l’anno corrente. Ciò vuol dire che il prossimo bando ordinario offrirà molti più posti rispetto al 2023, quando presero servizio 52.236 volontari.
Il commento di OPES in merito alla scelta del Governo di potenziare le risorse al Servizio Civile
In qualità di Ente di Servizio Civile Universale, OPES applaude lo sforzo del Governo.
“A nome dell’organizzazione che ho l’onore di rappresentare – dichiara il Presidente nazionale Juri Morico – voglio ringraziare il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e tutto il Governo Meloni per aver dimostrato, ancora una volta, attenzione e sensibilità nei confronti del Servizio Civile. Dare continuità agli investimenti fatti, potenziando addirittura le risorse, vuol dire credere nel futuro delle nuove generazioni, nel bene comune e in uno strumento di cittadinanza attiva che genera valore sociale.
Le risorse stanziate fino al 2027, unite ai provvedimenti adottati e a quelli in via di definizione, ci fanno comprendere ancor di più quanto questo Governo tenga ad un istituto della Repubblica italiana nato come difesa civile non armata e nonviolenta della Patria. OPES, insomma, è soddisfatto che il Servizio Civile Universale continuerà a ricoprire un ruolo primario per la coesione sociale del Paese, per l’affermazione di tutti quei valori che rappresentano i pilastri fondamentali della nostra società e per lo sviluppo personale di tutti quei giovani, di età compresa tra i 18 e i 28 anni, che vorranno mettersi al servizio di un progetto che avrà un enorme impatto sulla loro vita”.