La forza dello sport per contrastare la violenza ed il bullismo è il tema del contest cinematografico del progetto Bulli Free Club. Ciao Lab, OPES, U.N.V.S. e AICEM, i promotori dell’iniziativa che è cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si apprestano a lanciare una competizione e a chiamare in causa la creatività degli sportivi che frequentano club, associazioni e società sportive. Ai partecipanti chiedono di scrivere un soggetto, un breve racconto autentico ed originale che illustri la trama ed evidenzi la straordinaria capacità dello sport nell’educare le generazioni alla cultura del rispetto, al sacrificio, all’inclusione, all’integrazione e alla non violenza.
Un corto cinematografico sul potere dello sport per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lotta al bullismo
La sfida, se così la vogliamo definire, entra ufficialmente nel vivo. Per inviare la propria idea, c’è tempo fino alle ore 14:00 del prossimo 31 ottobre. Una volta scaduta la deadline, la giuria, composta dai rappresentanti delle 4 organizzazioni promotrici di Bulli Free Club e da esperti della settima arte, valuterà le proposte pervenute e decreterà il soggetto vincitore. Una semplice idea, insomma, inizierà a materializzarsi, a prendere forma, fino a diventare lo scheletro di un corto cinematografico che sarà presentato ai più importanti festival nazionali ed internazionali.
L’autore o gli autori, nel caso in cui la proposta vincente portasse la firma di un team o di un gruppo di persone, non compariranno soltanto nei titoli di coda, ma faranno parte del gruppo di lavoro che realizzerà il movie. Un’opportunità unica per i cineasti in erba, per gli aspiranti registi e sceneggiatori, per i divoratori di serie tv, docufilm e film e anche per tutti coloro che, parafrasando il sociologo canadese Marshall McLuhan, trovano nel medium sport un messaggio. Il cinema, poi, grazie alla sue caratteristiche tecniche, alla potenza espressiva delle immagini, delle parole e dei suoni, veicolerà il prezioso contenuto e sensibilizzerà l’opinione pubblica.
Secondo un’indagine presentata al Festival di Cannes e commissionata da Mastercard per valutare l’impatto del grande schermo sulla vita delle persone, il 78% degli italiani afferma di aver radicalmente cambiato la sua visione del mondo a seguito di un film. Il corto cinematografico di Bulli Free Club, pertanto, responsabilizzerà i giovani, mobiliterà le coscienze, aiuterà gli spettatori a riflettere sui grandi temi dell’attualità o su problemi sociali.
La potenza del messaggio proveniente dal mondo sportivo, unita alla forza del grande schermo, inizierà a sradicare la violenza e a seminare un nuovo cambiamento culturale.
Come si invia il soggetto?
In attesa di sentire il suono del ciak e la voce del regista che ordina di girare la prima scena, bisogna dare forma ad un concept. Il primo step è quello di avanzare senza alcun timore la propria idea. Ciao Lab, OPES, U.N.V.S. e AICEM invitano tutti gli interessati ad inoltrare all’indirizzo di posta elettronica contest@bullifreeclub.it la propria sceneggiatura o il proprio soggetto.
L’articolo Dal soggetto al film, entra nel vivo il contest cinematografico di Bulli Free Club proviene da Terzo Settore Opes Italia.