C’è chi entra in un tempio della Serie A in punta di piedi e chi, invece, lo fa in punta di dita. Come i migliori interpreti del calcio in miniatura, che al prato verde preferiscono il loro amato panno astropitch orginale da Subbuteo o Calcio Tavolo. Domenica 7 luglio, lo Stadio Olimpico di Roma ha fatto da cornice alla terza edizione del Campionato Nazionale Subbuteo tradizionale Zeugo, un evento organizzato e promosso dal Settore Nazionale Subbuteo di OPES e patrocinato da Sport e Salute SpA, Consiglio regionale del Lazio e Comune di Roma.
Atleti di ogni età, e provenienti da ogni angolo dello Stivale, hanno dato vita ad una giornata di grande sport e dimostrato quando fervido sia il movimento guidato con maestria, gentilezza e lungimiranza da Mauro Simonazzi.
Chi pensa ad una sorta di operazione nostalgia o ad un modo per ingannare il trascorrere inesorabile del tempo si sbaglia. Nell’era del digitale, del virtuale e dell’intelligenza artificiale, il Subbuteo non solo resiste, ma cresce. I numeri dei tesserati e dei praticanti aumentano di stagione in stagione e la linea verde, quella formata dai nativi digitali, viene letteralmente conquistata da un gioco che richiede manualità, intelligenza, conoscenze tattiche, capacità di analisi, velocità, destrezza e spirito di sacrificio. L’appuntamento tenutosi nella pancia della Tribuna centrale dello Stadio Olimpico ha confermato tutto questo.
Nella categoria OPEN trionfo per un grande interprete del Subbuteo come Morgan Croce
Ore ed ore di incontri, di tensione emotiva, emozioni, urla di gioia e di disperazione, pathos e sudore, per un obiettivo: arrivare in fondo al torneo e segnare il goal più bello della stagione. Dalle 9 del mattino, gli iscritti, con le loro variopinte divise e con le loro miniature curate in ogni minimo dettaglio, si sono dati battaglia sui panni di colore verde. Hanno sfoggiato tutto il loro bagaglio tecnico e le loro tattiche per cercare di prevalere sull’avversario di turno. Alla fine, nella categoria OPEN, l’ha spuntata Morgan Croce.
Classe ’70, con un passato da portiere nei dilettanti e con un presente da preparatore dei numeri 1 in club professionistici, Morgan Croce si è confermato Campione Nazionale di Subbuteo Zeugo. In una finale tiratissima, equilibrata e dal grande coinvolgimento emotivo, visti gli occhi di tutti addosso, ha avuto la meglio su Maurizio Presutti per una rete a zero. Un solo goal è stato sufficiente al neo Campione per portarsi a casa il trofeo ed il titolo.
Successi pure per Roberto Carbonaro, Vinicio Scarantino e Stefano Pianigiani, rispettivamente nei tabelloni gold, silver e bronze.
Tra gli under 12, invece, ha brillato il talento di Lorenzo Sani. Il giovane interprete del calcio in miniatura si è laureato per il secondo anno consecutivo Campione Nazionale.
Tante le personalità intervenute e pure un momento da Oscar
Alla kermesse di OPES hanno partecipato anche i massimi esponenti del calcio in miniatura giocato in punta di dita. Dal CT Marco Lamberti ad un’icona del movimento come Massimo Bolognino, pluricampione che ha ispirato generazioni di appassionati e che ora sta contribuendo alla diffusione della disciplina coinvolgendo anche gli studenti, sono state tante le personalità intervenute o impegnate in partite dall’altissimo contenuto tecnico.
Miniature, goal, emozioni, novità dal settore, pezzi da esposizione creati da fini artigiani, storie e avventure da condividere tra i discepoli di Peter Adolph, l’ornitologo che ha dato a questo gioco il nome di un falco, ma anche molto altro. La giornata di sport allo Stadio Olimpico è stata arricchita da un intermezzo speciale: l’Oscar del Subbuteo 2023. Il Presidente Nazionale di OPES, Juri Morico, ed il responsabile del settore nazionale Subbuteo, Mauro Simonazzi, hanno consegnato il riconoscimento a coloro che hanno raggiunto risultati eclatanti in campo nazionale ed internazionale e a chi si impegna ad innovare e a far crescere un movimento che di nostalgico non ha proprio nulla.